Monthly Archives: Ottobre 2011
Trovare le forze…
Davide: Devo trovare le forze per uscire ed andare al lavoro…
Giakum: guarda nel secondo cassetto, saranno li
Daniele: No…no… le ha lasciate in lavatrice!!
Davide: Trovate! Erano nel posto più ovvio… Nelle mutande…
Una canzone degli Stadio diceva “Chiedi chi erano i Beatles… Smamma.net spiega al proprio piccolo chi è stato Steve Jobs. Le risposte dei bambini hanno un che di "foolish” 😀
Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete… questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto la differenza nella mia vita.
Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo.
E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
Non ho mai avuto un idolo.
Di quelli per cui ci si strappa i vestiti pur di andare ad un loro concerto, o per i quali si urla un inno su spalti affollati. No, mai. Tranne Steve. Lui sapeva prendermi per il verso giusto e sapeva tirarmi fuori la volontà di fare le cose. Non so come spiegarlo meglio di così. Quando lo vedevo mi metteva addosso la voglia di cambiare il mondo.
Sono senza parole. Non riesco proprio a mettere in croce due pensieri…
È una cosa strana perché, in fin dei conti, mica lo conoscevo Steve. L’ho solo visto: foto, video, discorsi, keynote… L’ho solo studiato: libri, riviste, interviste… Eppure condividevo con lui un sacco di idee o, meglio, lui le sapeva esprimere così bene che, cavolo!, era impossibile non essere d’accordo.
Sarà proprio per il fatto di essermi sentito d’accordo con lui in varie occasioni, in molti momenti, che a poco a poco è diventato una persona vicina pur nell’immensità di questo mondo, pur nella distanza delle nostre vite.
E ora che non c’è più non dovrebbe cambiare niente. Invece no. Sono confuso.
E mi ritrovo, forse, nelle parole di una poesia di Emily, poetessa a me tanto cara.
The distance that the dead have gone
Does not at first appear;
Their coming back seems possible
For many an ardent year.
And then, that we have followed them,
We more than half suspect,
So intimate have we become
With their dear retrospect.
Più di così non riesco a dire. E non volevo neppure scrivere niente per non cadere nella trappola dell’emozione e scrivere cose di cui poi ci si pente o che non abbiano la giusta sensibilità o il rispetto che meritano questi momenti. Poi non ho resistito e mi sono lasciato andare sapendo di essere tra buoni amici che sapranno capire.
-@iSimone da Il Macaco Social
Ho preso questo scritto perché ritrovo molto di quello che la notizia di oggi anima dentro di me. Grazie Simone. Stay hangry, stay foolish!!