Parlare di politica — figuriamoci scriverne — è come prendere un coltello dalla parte della lama: ti tagli, sempre. Ma, arrivato alla mia età, diciamo che ho smesso di preoccuparmi troppo di chi punta il dito, o peggio, lancia insulti. Fa parte del gioco.
È appena passato il 25 aprile, la Festa della Liberazione. In teoria, si celebra la fine dell’occupazione nazista in Italia. Sì, perché quella era davvero un’occupazione: dura, brutale, razzista. Ed è contro quella che i partigiani, dopo l’8 settembre del 44 (più o meno, vado a memoria), iniziarono a muoversi. Prima, beh… prima l’eroismo era ancora in ferie. È solo da quel momento che comincia davvero il racconto della Resistenza come la conosciamo oggi. O meglio, come la racconta la storia ufficiale.
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