Lenovo il 4 dicembre 2023 ha presentato il suo nuovo Chromebox Micro. Il Lenovo Chromebox Micro è una nuova generazione di Chromebox: un lettore multimediale ultrasottile e conveniente che offre prestazioni elevate, sicurezza dei dati e un più facile controllo remoto e gestione dei dispositivi con ChromeOS.
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Le notizie dal mondo
Project Volterra, un Mac Mini in salsa Windows.
Sapevamo che era questione di tempo, dopo che Apple aveva presentato, alla fine del 2020, il suo SoC Apple Silicon M1. Dopo le straordinarie prestazioni e le bassisime temperature operative, basti pensare che il Macbook Air è senza ventole! Ripeto… era questione di tempo.
Infatti Microsoft ha annunciato il suo primo PC desktop ARM come kit per sviluppatori con un nome molto italico: “Progetto Volterra”. È un piccolo desktop in stile Mac mini progettato per aiutare gli sviluppatori a creare app, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale utilizzando un’unità di elaborazione neurale (NPU) integrata e creata da Qualcomm. Il dispositivo aveva il nome in codice Black Rock ed è stato sviluppato internamente da Microsoft nell’estate del 2021. Il prodotto è stato realizzato dal team Surface in collaborazione con Qualcomm e sarà il primo kit per sviluppatori Windows on ARM a essere distribuito con un SoC Snapdragon di punta.
Doveva capitare, prima o poi!
Quello che mi è successo potrebbe risultare quasi fantozziano, che ci crediate o no.
Il fatto è che non saprei proprio da dove iniziare, quindi faccio come molti scrittori. Parto dalla fine: il mio MacBook Pro Early 2013 è defunto definitivamente!!
Progettazione additiva: tecnobubble o futuro?
Qualche giorno fà mentre navigavo tra le varie news da riportare qui o sul podcast, sono incappatto in questa:
“Nasce a Milano la start-up innovativa Puntozero 3D che sviluppa tecniche di progettazione per l’additive manufacturing con un approccio progettuale fuori dagli schemi tradizionali.“
Articolo interessante perché nasce una nuova startup (io direi ancora?!!!), ma, il mio disappunto nasce non per dare contro a chi si lancia in impresa oggi (tanto di capello!) ma perché si spaccia qualcosa che a livello produttivo vero è solo fumo negli occhi.
Continua così l’articolo:
“Il team Puntozero diventa startup Innovativa. Da un’idea nata da quattro professionisti con passione e competenze nel mondo dell’additive manufacturing, nasce una start-up innovativa che sviluppa nuove metodologie di progettazione destinate a rivoluzionare il modo in cui i prodotti vengono concepiti e realizzati La progettazione, il metodo che si usa per arrivare al concetto del progetto è sempre la stessa… forse meglio dire che al quel processo si applicano strumenti nuovi, sbloccando il pieno potenziale della stampa 3D.“
Faccio il “progettista” (lo metto tra le virgolette, perchè non sono ingegnere…che per la mia cultura è a lui più consono il titolo) da circa 15 anni e mi sale “il crimine” (come si dice oggi). La progettazione, cioè il metodo che si usa per arrivare al concetto della costruzione di un’oggetto è sempre la stessa, si basa sempre su gli stessi principi validi da decenni… forse meglio dire che al quel processo si applicano strumenti nuovi; a questi si deve la vera innovazione.
Si parla ancora di : “…sviluppare nuove metodologie di progettazione per creare prodotti pensati per la manifattura additiva.“
Ma cosa è la progettazione additiva? Additive Manufacturing (manifattura additiva) è un nuovo metodo di produzione basato sulla realizzazione di modelli fisici attraverso la sovrapposizione di materiali strato su strato. Quindi, stampa 3D. Si parla di una tecnlogia non ancora pronta per un inserimento nella filiera produttiva standard… premettendo che è un mio personalissimo parere.
Perché quando leggo certe frasi, mi sembra di stare in qualche puntata del milanese imbruttito che snocciola quà e là parole inglesi solo per darsi un tono. Di cosa parlo?
“Puntozero 3D esalta il potenziale dell’AM sfruttando i concetti di Generative Design, Topology Optimization, Implicit Modeling, Lattice Structures. Questi concetti in continua evoluzione trovano nelle tecnologie di stampa 3D la loro massima forma di espressione.“
Tutti nomi inglesi altisonanti e molto fighi! Ma tutti approcci poco pratici nella progettazione produttiva, dove è prioritario un’approccio più semplice per velocizzare la produzione del prodotto e ridurne i costi. Questi concetti si possono usare e apportare su progetti di puro design o di produzione limitata nel tempo e nel numoro di prodotti.
Poi rimane il fatto che molte volte mi sembra che, oggi, si riproponga dei concetti che sono gia stati usati e usati molto tempo fà
“In natura ogni forma ha una funzione, ed è proprio questo il concetto che sta alla basedei progetti sviluppati dalla startup Milanese“
Davvero questo approccio è innovativo? Solo perché lo propone a livello di marketing una startup fighetta milanese. Ricordiamo che Gaudi nel secolo scorso già lo faceva!! Acqua calda!
Infine “Le metodologie sviluppate da Puntozero 3D hanno lo scopo di creare algoritmi per velocizzare il flusso di progettazione, creare forme nuove per migliorare le prestazioni del prodotto, per renderlo più sostenibile, più economico e avere un impatto concreto a livello sociale e ambientale.“
Utopia. Fatevelo dire da uno stupido che ha provato a portare questo tipo di progettazione all’interno di aziende metalmeccanica; ed immacabilmente deriso perché Tutto questo sviluppo ha tempi enormi per la produzione standard. La riduzione dei costi, oggi, si fa su un numero elevato di pezzi (fidatevi) che debbono essere il più standard possibili. Le delocalizzazione è sempre un’arma a doppio taglio.
Questo tipo di progettazzione rimane ancora confinata all’interno di determinati mercati come l’automotive (ma solo le automobili), aereospace, moda e medicale. Mercati che hanno poco da spartire con la produzione industriale standard, come nel mio caso di macchine per imballaggio. Questo però non deve esemirci come progettisti/tiralinee di non riamere informati su questa tecnologia che è la stampa 3D che rimane affascinante ai nostri occhi nerd.
Meglio STEP o CAD nativo?
Qualche mese fà avevo trovato un’articolo che introduceva un webinar che riguardava come gli ingegneri o chi per loro (diciamoci la verità) preferiscano nei loro progetti dati CAD nativi (per intenderci i file originali del proprio sistema CAD) che i file STEP generati per l’interscambio.
Personalmente mi è venuto da esclamare “ma che bella scoperta!”
“Anche un ‘semplice’ componente con una filettatura può essere una grande sfida per i progettisti in STEP: per integrare il pezzo in un assieme, la posizione della filettatura deve essere immediatamente visibile. Se un componente con la filettatura sbagliata viene ordinato basandosi su dati mancanti, questo causa costi elevati e un enorme ritardo a causa del tempo speso per la rilavorazione” sottolinea Nagl.
I dati nativi di alta qualità, invece, contengono tutti gli attributi di prodotto rilevanti e possono quindi essere integrati facilmente e rapidamente nel progetto digitale. Se la lista delle parti viene generata con queste informazioni, vengono trasferiti anche i numeri d’ordine esatti del produttore dei componenti.
Bè qui ci vuole un’applauso fantozziano da 90 minuti.
Ma con la proprietà intelletuale dell’azienda, come la mettiamo? Come gestire l’interscambio senza che vi possano “rubare” i dati costruttivi e progettuali di un vostro prodotto?
Qui vi lascio il link della registrazione del webinar:
BACKBLAZE : Report sullo stato dei drive per il 2021
Non uso, per ora, il servizio di Blackblaze per il backup dei miei dati; perché devo fare i miei conti, ma presto dovrò provvedere a determinare il terzo step dei miei backup per essere sicuri di non perdere informazioni digitali di almeno 30 anni di vita informatica e non.
Ma il link che vi lascio è molto interessante per farsi un’idea di come è l’affidabilità di alcune marche di HDD che potrebbero essere tranquillamente nei nostri NAS, server o desktop. Serve avere una più chiara situazione nel caso vi accingeste ad acquistare un hard disk… così non sarete costretti ad interpellare “a mio cuggino”!! Buona lettura!
NVIDIA abbandona la corsa su ARM
Nvidia Corp. si sta tranquillamente preparando ad abbandonare l’acquisto di Arm Ltd. da SoftBank Group Corp. dopo aver fatto pochi o nessun progresso nel vincere l’approvazione per l’accordo chip da 40 miliardi di dollari, secondo le persone che hanno familiarità con la questione.
Nvidia ha comunicato ai partner che non si aspetta che la transazione si chiuda, che ha chiesto di non essere identificata perché le discussioni sono private. SoftBank, nel frattempo, sta intensificando i preparativi per un’offerta pubblica iniziale di Arm come alternativa all’acquisizione di Nvidia.
Siemens acquisice Nextflow Software per simulazioni più veloci
Siemens acquisisce Nextflow Software per simulazioni più veloci grazie alla sua avanzata tecnologia meshless. Siemens ha annunciato l’acquisizione di Nextflow Software, un produttore indipendente di soluzioni software avanzate per simulazioni di fluidodinamica computazionale basate su metodologie di tipo particle-based. Nextflow Software entrerà a far parte di Siemens Digital Industries Software, espandendo con la propria offerta la collezione software Simcenter, a sua volta appartenente al portfolio di software e servizi Xcelerator di Siemens.
Di seguito il link all’articolo completo.
Siemens acquisisce Nextflow Software – Il Progettista Industriale
Canada – NoVAX pageranno una tassa sulla salute
Unvaccinated Quebecers will have to pay a health tax, Legault says | CBC News
Guardate un po’ cosa fa una stato della nazione più democratica che conosco… mi spiace per chi ha problemi contingenti per non poter fare la vaccinazione AntiCovid 19; ma anche qui nella penisola italica bisognerebbe adottare qualcosa di simile per chi scientemente non vuole vaccinarsi ma pretende tutto il resto come dovuto!
Revit 2019-2022 supporta Windows 11
La scorsa settimana Autodesk ha annunciato che Revit 2019-2022 supporta Windows 11.
Significa che Autodesk ha rilasciato un aggiornamento o un hotfix per rendere Revit il supporto di Windows 11? No.
Significa che Autodesk ha terminato il test di tutte le versioni di Revit supportate su Windows 11.
E non hanno riscontrato alcun problema con Revit in esecuzione su Windows 11.
Buone notizie se utilizzate Revit. Tuttavia, sembra che Revit sia l’unico software Autodesk già testato per Windows 11. Se andiamo a controllare sulle pagine dei requisiti di sistema di altri prodotti, nessuno di loro sembra menzionare il supporto a Windows 11. Quindi AutoCAD, Navisworks e Inventor sembrano non essere compatibili con Windows 11.
Se si utilizzano questi o altri prodotti Autodesk, si consiglia di attendere l’aggiornamento alla compatibilità con Windows 11. Prassi che che ogni buon tiralinee dovrebbe seguire sempre!