Sono passati 21 anni dall’ultima volta che ho messo piede in un concerto metal. Era il 2003 ed ero giovane (sicuramente) e un po ribelle (forse). Mi trovavo in mezzo a una folla di teste ondeggianti e corpi sudati, immerso nell’energia pura di un evento che ha segnato la mia giovinezza. Era il tour “St.Anger”
Ora, a 53 anni, con qualche capello grigio in più e un po’ meno energia nelle gambe, mi sono ritrovato di nuovo lì, tra la folla dell’ippodromo La Maura a Milano, pronto a rivivere quelle emozioni al concerto dei Metallica del 29 maggio 2024.
L’emozione era palpabile fin dall’ingresso. L’ippodromo La Maura, è un luogo abbastanza inusuale per un concerto, almeno per me che sono stato abituato alla atmosfera magica dello stadio di San Siro. Ma qui sarà per i grandi spazi, per il fatto di essere in mezzo a un parco le sensazioni erano molteplici.
Anche solo lo stesso tragitto fatto a piedi e con i mezzi pubblici, mentre risuonavano nelle cuffiettte i brani del loro ultimo album 72 Season, aveva quel sapore nostalgico da teenagers.
C’erano poi l’emotività di condividere un momento già vissuto, ma in maniera diversa e un nuovo con un paio di colleghi di lavoro (tra cui il mio responsabile… Ciao Diego!)
Insomma sentivo quella strana sensazione che era un misto di nostalgia e eccitazione.
Un miscuglio di pensieri nuovi che cercavano affinità con quelli andati, di quei tempi in cui la mia vita ruotava attorno alla musica, e rivedere Metallica, la band che ha fatto da colonna sonora alla mia piccola ribellione giovanile, era come tornare indietro nel tempo.
James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo – tutti hanno superato la sessantina, eppure, quando sono saliti sul palco, era come se il tempo non fosse mai passato. Hetfield ha ancora quella voce graffiante che ti prende l’anima, e vedere, ma sopratutto sentire Lars battere sulla batteria con la stessa furia di una volta è stato incredibile. Kirk, con i suoi assoli da brividi, e Robert, con la sua presenza scenica, hanno completato il quadro di una serata indimenticabile
La scaletta è stata una miscela perfetta di classici e nuove canzoni. “Enter Sandman” ha aperto le danze, e già dalle prime note mi sono sentito trasportato indietro nel tempo. “Master of Puppets”, “One” e “Orion” sono stati momenti di pura estasi. Ma anche le tracce più recenti hanno dimostrato che Metallica non ha perso il tocco magico. Ogni canzone era accompagnata da un gioco di luci spettacolare e da effetti visivi che hanno reso l’esperienza ancora più coinvolgente. Anche se in fondo, forse per la troppa aspettativa mi sarei aspettato un po di più.
Strana e divertente è stato il piccolo intermezzo fatto da Trujillo e Hammet che si sono lanciati in una riuscita interpretazione di un brano dei nostrani Prozac +. Quale brano?? Ma dai, quale se non Acido Acida!! Bravi. E Trujillo si anche esibito in un buon italiano!.
Tornare a un concerto dei Metallica dopo 21 anni è stato più di un semplice evento musicale. È stato un viaggio nel tempo, un ritrovare se stessi e riconnettersi con una parte della propria anima che si era persa nel caos della vita quotidiana. Nonostante l’età, i Metallica hanno dimostrato di essere ancora i re indiscussi del metal, capaci di incantare e ispirare il pubblico come nel lontano 2003.
Per me, è stata una serata di riflessione e di pura gioia, una testimonianza del potere duraturo della musica e della forza delle emozioni che essa può evocare. Non vedo l’ora di raccontare questa esperienza a Matteo e, chissà, forse un giorno anche lui vivrà un momento così magico con la sua band preferita… sperando che sia metal!
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Come hai avuto modo di accennarmi di persona è stato bello, ma qui sei riuscito a trasmettere tutta la tua gioia. Grazie
Adesso arrosisco!😜