RAEEporter è una campagna di sensibilizzazione sull’importanza del corretto riciclo dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) promossa da Ecodom in collaborazione con Legambiente. Fotografa i RAEE abbandonati e invia la tua segnalazione.
Questo era quanto nel lontano 2010 Ecodom pubblicava attraverso un’app per smartphone dove bastava fare una foto e segnalare dei rifiuti elettronici abbandonati, che molto spesso gente incivile abbandona per strada, nei vicoletti e lungo provinciali o sentieri di campagna. Credo che pubblicai, sul blog, il link del sito il 20 luglio 2011
Gli elettrodomestici e le apparecchiature elettroniche contengono sostanze nocive e altamente inquinanti, motivo per il quale è stata creata un’apposita legislazione per lo smaltimento dei RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Insomma, una piccola azione per un grande gesto per l’ambiente: ogni RAEE, infatti, anche se in differenti percentuali, rappresenta un vero e proprio serbatoio di materiali e metalli riciclabili che permettono, se recuperati, di risparmiare risorse ed energia, oltre che evitare danni all’ambiente – come ad esempio l’ampliarsi del buco dell’ozono – causati dal cattivo trattamento di molte sostanze clima-alteranti contenute in tanti elettrodomestici, special modo nei frigoriferi.
Solo nel primo anno di attività , il 2010, erano state raccolte più di 450 segnalazioni in 4 mesi e sono stati centinaia i contributi, tra suggerimenti, consigli e proposte di collaborazione arrivate dalle diverse associazioni e comitati locali sul sito dell’iniziativa.
Partecipare era semplicissimo: si poteva caricare la propria foto nella sezione Foto RAEEporter, o anche i video nella sezione Video RAEEporter (vera novità per l’epoca) era sufficiente registrarsi sul sito e inviare i propri scatti di denuncia con una breve descrizione del rifiuto elettronico trovato abbandonato e l’indicazione del luogo in cui si trova. A quel punto Ecodom faceva partire immediatamente una segnalazione all’ente competente del recupero del RAEE e al suo trasporto all’isola ecologica più vicina.
Credo di averla usata moltissimo, visto che nel mio quartiere, a Milano, sembrava che in quel periodo fosse diventato lo sport preferito “l’abbandono dell’elettrodomestico”. Lo usata tanto, che nel 2011, credo, mi arrivò una mail da Ecodom che mi chiedava se volevo fare un’intervista per un magazine di li vello nazionale.
Accettai di buon grado, anche perchè erano gli anni d’oro per poter diventare un nome in rete… oggi li chiamiamo influencer. Sotto un sole cocente di luglio, provai, con un certo pudore e vergona, fare il modello tra rifiuti elettronici di vario tipo. Tutto si concluse con una stretta di mano, qualche gadget (magliette, portachiavi… non ero certo la Ferragni!!) e una promessa di essere contattato poi per la pubblicazione sul magazine.
Visto che sono qui a scrivere a distanza di 11 anni e che non certo diventato un influencer, avete intuito che di tutto quello non se fece niente. Ma la cosa che più mi rattristò e che dopo neanche un’anno da quel shooting fotografico (ma quanto sto figo!) anche l’applicazione e relativo servizio sparirono. Prima l’applicazione dagli store e poi anche il servizio non fù più raggiungibile. Oggi all’indirizzo www.raeereporter.it risponde un’altro sito che non ha niente a che fare con quanto scritto sopra.
Una sconsolante conclusione dato che comunque l’emergenza per i rifiuti tecnologici è sempre presente nei vicoli e strade poco frequentate delle nostre città. Anche se rimane una strana esperienza quello del servizio fotografico, lascia poi l’amaro in bocca lo svanire di queste buone iniziative che potrebbo risvagliare un pò di coscienza civile e liberare le nostre città (e non solo) da rifiuti pericolosi per tutti noi.
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