A patto di non correre troppo e mettere a repentaglio la vita propria e altrui, andare in moto non è solo un’esperienza entusiasmante sulla strada, ma può anche portare notevoli vantaggi per la tua mente e il tuo benessere generale.
Perché questo articolo? Beh, qualche giorno fa osservavo la mia Er6n in stand by, in attesa che le temperature mattutine di Milano si mantengano sopra i dieci gradi. Lo spirito è quello del 20enne ma il corpo (quello del 53enne) non è così d’accordo di prendersi il freddo invernale che ti ghiaccia anche le ossa.
La osservavo e non vi nascondo che avevo un gran voglia di salire in sella e farmi una giretto. Improvvisamente mi sono ricordato di un articolo di qualche anno fa (2012) che metteva in risalto l’efficacia e i benefici che “l’andare in moto” potesse contribuire positivamente alla salute mentale, rinforzando la memoria e riducendo lo stress. Purtroppo ne ho perso qualsiasi riferimento link o altro.
Ma a sostenere la tesi degli effetti benefici della moto sul cervello erano alcuni scienziati giapponesi dell’Università di Tohoku, che avevano realizzato una ricerca insieme ad alcuni esperti della nota casa motociclistica Yamaha Motor (ok potrebbe sembrare di parte, o forse lo è proprio… Di parte) Per questi i ricercatori i motociclisti riescono a far funzionare più velocemente il loro cervello, anche quando si trovano a vivere in ambienti caratterizzati da ritmi di vita blandi.
Nonostante possa apparire il contrario, la guida in moto non è solo un’attività fisica, ma anche un potente esercizio per la mente. Durante il viaggio, il cervello è costantemente impegnato nell’elaborare una vasta gamma di informazioni provenienti dall’ambiente circostante. L’analisi rapida delle condizioni stradali, la valutazione delle situazioni di traffico e la necessità di prendere decisioni istantanee stimolano il pensiero critico. Questa stimolazione cognitiva può contribuire al mantenimento delle funzioni cerebrali e al potenziamento delle abilità di concentrazione nel tempo.
Potrebbe sembrare una cosa salutare e in parte lo è. Solo chi ha la passione delle due ruote riesce intravedere il vero in quello che ho detto prima. Solo chi non è mai salito su una moto e non l’ha mai guidata potrebbe accennare a un sorriso malizioso.
Non vi è dubbio che guidare una moto offre una fuga dinamica dalla routine quotidiana, permettendo al corpo e alla mente di liberarsi dallo stress accumulato. La sensazione di libertà mentre si percorrono le strade aperte e la concentrazione richiesta nella guida agiscono come una sorta di terapia naturale. Il rilascio di endorfine, gli “ormoni della felicità”, durante la guida contribuisce a ridurre i livelli di stress e a promuovere una sensazione di benessere psicologico.
Vi siete mai soffermati che la guida in moto coinvolge il cervello in una complessa coreografia di azioni: dalla coordinazione delle mani e dei piedi alla costante valutazione delle condizioni stradali. Questo coinvolgimento attivo della mente favorisce il potenziamento della memoria a lungo termine. La necessità di ricordare dettagli specifici della strada, l’orientamento costante e la gestione delle informazioni essenziali durante il viaggio contribuiscono al potenziamento delle funzioni mnemoniche, favorendo una memoria più nitida e reattiva nel tempo.
La guida in moto diventa un’opportunità unica per praticare la mindfulness in movimento. Essere pienamente presenti nel momento, sentire il vento che sfiora il viso e percepire ogni curva della strada richiedono un’attenzione totale. Questa forma di consapevolezza durante la guida si traduce in una sorta di meditazione in movimento.
Durante il viaggio in moto, il motociclista si sintonizza con ogni dettaglio del percorso: il suono del motore, il profumo dell’aria, la temperatura che cambia. Questo stato di presenza mentale totale agisce come un efficace antistress, aiutando a sgomberare la mente dalle preoccupazioni quotidiane. L’esperienza diventa una sorta di rituale zen su due ruote, in cui la strada diventa il tappeto su cui si svolge la pratica di mindfulness.
Inoltre, la guida in moto offre la possibilità di staccare mentalmente dalla frenesia della vita moderna. Lontano dalle distrazioni digitali e immersi nell’ambiente circostante, i motociclisti possono godersi momenti di tranquillità mentale, creando un legame più profondo tra mente, corpo e paesaggio. Questo equilibrio tra azione e consapevolezza contribuisce a ridurre lo stress e a promuovere una sensazione di calma interiore.
Per me andare in moto non è solo un mezzo di trasporto, ma anche una forma di terapia per mente e corpo.
Durante la settimana lavorativa, quando il tempo e le temperature me lo permettono è la parte migliore della giornata.
Nonostante il traffico milanese, il fatto di essere in moto e in qualche modo essere in grado di non subirlo (il traffico). Libera la mia mente e lo spirito di uno stress che rende molto nervosi.
Molte volte mi accorgo di notare cose o cambiamenti su un percorso che anche potrebbe sembrare immutabile mentre sei in auto, in moto non lo è.
Molte volte sopratutto in primavera (la stagione migliore per andare in moto) si possono sentire i profumi che cercano di avere la meglio su asfalto e gas di scarico. Molte volte riscopro la leggerezza e la serenità interiore mentre rientro a casa dopo una giornata di lavoro stressante. Solamente già quando sali in sella e metti in moto.
Quindi, mettiti il casco, avvia il motore e goditi i numerosi vantaggi che questa attività può offrire alla tua salute mentale.
Un’ultima cosa. State attenti, la moto non è gioco. Come soleva dire Nico Cereghin “Luci accese, anche di giorno; casco in testa e prudenza. Sempre!”
Un doppio flash!
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