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Corri? No! Cammino veloce…

Era iniziato come un’articolo veloce su delle scarpe da running… mi sono dilungato

@fokewulf

Credo che sia la risposta che do’ più spesso quando mi chiedono se corro, se sono un runner (come piace dire oggi).

È inevitabile a Milano, dove credo ci sia la popolazione più numerosa di runner. La mattina, come la sera dopo l’orario d’ufficio, i parchi milanesi sono affollati di ogni tipo di runner, da quello che trascina i piedi a quello velocissimo che neanche Eliud Kipchoge riesce a stargli dietro.

Io ci ho provato molte volte, ma ho avuto pochi risultati, dovuti per lo più alla mia poca costanza… ma credo che molto è stato il poco appeal che la corsa ha su di me.

Ci sono stati lunghi momenti in cui riuscivo a mantenere una certa costanza… ne ero convinto e determinato. Diciamo che la motivizione arrivava da una forma fisica “rotonda” ma anche dalla possibilità di utilizzare dei device da runner nerd, forse tra i primi e parliamo di 13 anni fa.

In quei anni non ero ancora possesore di iPhone. Possedevo un Samsung SGH i-600

Come potete vedere era il 2007… e avevo una fotocamera da 5 megapixel!

Il primo iPhone era uscito solo 2 anni prima e l’APP Store di Apple aveva appena iniziato la rivoluzione. Ma non ero ancora in grado di entrarne in possesso. Poi era divenuto quasi impossibile rivendere il Samsung… tutto era diventato obsoleto.

In compenso ero riuscito a farmi un regalo nel novembre del 2009: un bel iPod Nano 5gen.

iPod Nano 5gen. da 8Gb

Possedere questo iPod mi ha dato, poi, il motivo per quello stiamo parlando oggi. Correre!

Avevo bisogno di rientrare in una parvenza di forma fisica e non amando lo sport “del correre” (perchè nel 2009 non se chiamava Running) cercavo in qualche modo un motivo per svegliarsi preso la mattina e andare a correre. E perchè un “semplice iPod” potava darmi questa motivazione? Semplice, in quell’anno, credo, Nike stringeva una partnership con Apple e introduceva una serie di prodotti Nike (le scarpe) e di prodotti Apple marchiati Nike.

Così complice un compleanno e i primi sconti pre Natalizi (oggi si chiama Black Friday) mi sono comprato questi oggetti. Il primo è stato il Nike + iPod Sport Kit che consisteva in un trasmettitore e ricevitore. Il primo lo si attacava all’iPod e il secondo lo si inseriva nella scarpa.

Quindi toccava alle scarpe, ovviamente delle Nike Lunarlite (nere e arancione).

Leggerissime… le ho adorate!

Queste scarpe avevano un allogiamento tra la suola e le soletta dove poter inserire il ricevitore che inviava i metri percorsi, tempo e calorie bruciate. Si, non c’era il GPS e tutti parametri che ci sono oggi li potevi avere solo nelle palestre più attrezzate. Ma non era tutto qui. L’attrezzatura non era al completo. I due oggetti che completavano il perfetto runner del 2009 erano il Nike Watch Remote e naturalmente il band da braccio dedicato per l’iPod Nano.

Il Nike Watch Remote era l’antesignano dei vari sport watch di oggi. E faceva veramente poche cose: play e stop, qualche annuncio dei tempi e di poco altro ancora. Ah! non aveva nessun schermo, se non un specie di led che mostravano simboli e poco altro ancora.

Il Nike Watch Remote in tutto il suo semplice design.

Il band era molto bello tanto che a forza di usarlo lo praticamente distrutto fino poi all’arrivo dell’iPhone 4 (primo iPhone che usato anche come iPod).

Questa era l’attrezzatura con cui poi ho affrontato svariati centinaia di kilometri con svariate situazioni climatiche (quando ero “preso bene” anche sotto la pioggia).

E pensare che volevo scrivere, ricordandole, di un paio di scarpe che mi hanno accompagnato in questa avventura da Runner, beh, poi sapete come sono fatto, comincio con i mie voli pindarici dei ricordi… sarà l’età. Beh! Oggi lo sappiamo si va fare una “lunga” (termine che ho rubato da Run is iT di Riccardo Palombo) con solo un paio di Airpods e l’Apple Watch. Io le Airpods non le ho, perché nessuno mai me le ha regalate 😝 e poi perchè dopo i due lockdown mi è venuta una psioriasi alle orecchie dovute alle cuffie in-ear che tenevo su tutto il giorno… anche per fare la cacca! 😂

Chi non mi ha lasciato in questi anni fino all’estate del 2020 sono state le Lunarlite con le quali ho percorso quasi 1200 Km… tanti? Pochi? Boh! Per me sono stati tanti e anche per le mie scarpe che non ne potevano più di stare al mondo.

le mie Nike Lunarlite

Ho scelto di dedicargli un posto nel blog perché sono state parte delle mie avventure sportive, e sono la prova provata che per qualche tempo ho fatto il runner un po seriamente. Ma ho dovuto sostituirle, dato che la suola era andata e avevo già provato ad incollarla. Quindi, essendo estimatore Nike mi sono fatto convincere da mio cognato Lele a comprare queste

Nike AirStab

Si lo so… lo so che state dicendo ma perché hai preso queste scarpe, ce ne sono altre migliori, e ciuccia chi e ciuccia là! Ma ho avuto un problema di tallonite, quando le Lunarlite sono schiantate… e qualsiasi scarpa provavo mi faceva male il tallone per giorni. Queste AirStab avevano un bel cuscinetto ad aria che smorzava un pò il protrarsi del dolore dopo la corsa… che ormai era divenuta una camminata veloce. E come potete vedere dalla foto questa scarpe non erano all’altezza delle precedenti come durata… e verso i 350 Km percorsi le suole sono andate letteralmente in frantumi.

Oggi, che ho ormai perso ogni parvenza di forma fisica, se non quella rotonda, ho cercato di scegliere un paio di scapre che potessero andare bene per la mia “camminata veloce” e al tempo stesso, evitarmi il riacutizzarsi della tallonite. Per cui… sempre dal mio “spaccia” di scarpe, il cognato Lele che lavora in Footlooker, e un pò di ricerca nel web; nella mia scuderia sono arrivate le Nike P6000

Siamo intorno ai 300Km percorsi e devo ammettere che sono la scarpa che fa per me. Staremo a vedere se durano tanto quanto le Lunarlite.

Ora non pensiate che sia uno staccanovista della corsa, avete proprio pensato male. È solo che durante i lockdown mi sono comprato un walkingPad (fino a 10Km/h) e dato che gli dovevo dare una ragione agli euro spesi; tre volte a settimana mi alzo alle 6:00 e in 40/45 minuti mi sparo questi 4/5 Km. Fate pure i calcoli… perché credo di non superare i 10/12 minuti al chilometro. Una tartaruga per i runner più convinti.

Ma il mio kit da runner di oggi? Curiosoni. Va bè visto che siete arrivati fin qui ve lo dico, ve lo meritate! Il kit è così composto: Apple Watch 7, iPhone X nel marsupio a tracollo, le Sony WH-CH510 (over-ear leggerissime) e ai piedi le Nike P6000. Non preoccupatevi, perchè è raro vedermi nei parchi milanesi; devo ancora superare l’imbarazzante forma sferica che mi so portando in giro… forse tra qualche… mese! Sapete la speranza è sempre l’ultima a morire!


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